ti sei mai ritrovato a dover massaggiare per l’ennesima volta lo stesso trigger point, senza effettivamente scioglierlo?
Se sì, sappi che non è perché non sei abbastanza bravo.
Capita a più professionisti di quanti tu possa immaginare.
La verità è che una volta era sufficiente saper eseguire bene una sola manualità per fare carriera.
La società sta cambiando a ritmi più veloci e frenetici che mai.
L’inflazione alle stelle. La crisi economica. L’avvento dell’intelligenza artificiale.
È naturale che le persone si sentano più insicure, stressate e tese.
E, come stai per scoprire, tutta questa tensione non resta confinata nella mente.
Bensì, scava nei tessuti, nei muscoli e nelle articolazioni dei tuoi clienti.
Crea squilibri, dolori, infiammazioni — che nemmeno il miglior massaggio può sciogliere.
Perché non è un mero problema muscolare.
Esiste un modo per vedere quello che nessun altro professionista riesce a vedere.
Capire le emozioni che si sono congelate nei tessuti…
…e usarle come una mappa per guidare il corpo verso la guarigione.
Ogni contrattura, ogni rigidità, ogni dolore ricorrente non sarà più un “sintomo” da rincorrere.
Al contrario, diventerà un messaggio chiaro.
Una traccia precisa di quale emozione sta sabotando il corpo — e come liberarla.
Sono il presidente di Zone Riflesse — una delle scuole di massaggio più storiche d’Italia.
E negli oltre 10 anni di attività abbiamo formato più di 10.000 operatori olistici che oggi lavorano con successo in tutta Italia e anche all’estero.
Il merito è senz’altro loro.
Quasi nessuno era nato con le “mani dorate”.
Erano però tutte persone molto empatiche, curiose e dedite alla formazione.
Tre qualità essenziali per avere successo nel mondo del massaggio.
L’unica lancia che mi sento di spezzare in nostro favore è una.
Non solo a livello muscolare. Ma a un livello ancora più profondo.
Quello delle emozioni.
Perché spesso, dietro dolori, infiammazioni e fastidi apparentemente inspiegabili, non si nasconde un problema fisico…
Si nasconde una “cicatrice emotiva”.
Ed è grazie alla capacità di leggere queste “impronte” nei tessuti
che i nostri studenti riescono a trattare dolori, rigidità e tensioni che molti professionisti là fuori si sognano.
Non inseguono il sintomo.
Sciolgono la vera origine del dolore.
Basta un trauma emotivo.
Un lutto. Una paura improvvisa. Un’umiliazione. Una rabbia trattenuta troppo a lungo.
La medicina cinese lo predica da oltre cinque millenni:
E tutto ciò che non viene espresso… si imprime.
Ogni emozione trattenuta sedimenta nei tessuti. Si stratifica.
In questi casi, il mero massaggio al muscolo non basta a risolvere il problema.
Perché il dolore percepito dal cliente è solo la punta dell’iceberg.
Sotto — nascosta agli occhi di chi si ferma alla superficie e non è in grado di guardare più in profondità — si trova la “cicatrice emotiva” che ha scatenato il problema.
Le fai un massaggio perfetto: lavori sul trapezio, sul deltoide, sul sovraspinato.
Subito dopo la seduta, lei ti dice: “Ah, adesso sto decisamente meglio…”
Ma poi, puntualmente, dopo 48 ore, ti richiama dicendo che il dolore è tornato, quasi più forte di prima.
Suona familiare?
A molti sì (agli inizi, a me succedeva anche fin troppo spesso).
In questi casi, il problema non è il muscolo. Non è che non hai massaggiato bene. Non è che hai sbagliato tecnica.
È carica di un peso emotivo che la persona porta da tempo.
Magari è una madre che ha caricato tutto sulle sue spalle: figli, lavoro, casa, problemi familiari.
Oppure è una persona che da mesi, o anni, si sente “schiacciata” da una responsabilità non sua.
E finché quella cicatrice emotiva resta lì, il corpo continuerà a riproporre lo stesso sintomo. Come un disco rotto.
Studi in ambito di psicosomatica — come quelli pubblicati sul Journal of Psychosomatic Research — confermano che emozioni represse possono manifestarsi come dolori muscolari, infiammazioni croniche e disturbi funzionali senza cause organiche evidenti. [1]
Quanto più precisi, profondi e impattanti sarebbero i tuoi trattamenti?
Quanto più leggeri, sciolti e rilassati si sentirebbero i tuoi clienti?
Sarebbe poi così azzardato dire che potresti trasformare in meglio la vita a decine — se non addirittura centinaia — di italiani?
Non lo è.
Questo è esattamente ciò che stanno già facendo i nostri oltre 10.000 studenti che ogni giorno aiutano persone vere, con problemi reali, a ritrovare leggerezza, libertà e benessere.
Questo non è il solito mattone di psicologia.
E non è nemmeno un trattato teorico da dimenticare su uno scaffale.
È uno strumento pratico — pensato apposta per operatori olistici, massaggiatori e terapisti manuali — che vogliono finalmente capire cosa si nasconde davvero dietro ai dolori, alle infiammazioni e agli squilibri dei loro clienti.
Usare il manuale è un gioco da ragazzi.
Basta aprirlo, andare alla sezione dedicata alla zona che ti interessa e in pochi minuti avrai:
Puoi usarlo mentre prepari il trattamento, durante la seduta,
oppure rileggerlo tra un appuntamento e l’altro.
Senza dover imparare nulla a memoria.
E senza doverti complicare la vita.
Il che non è poi così tanto considerando il numero di informazioni pratiche…
Le mappe emozione-organo-sintomo…
E la possibilità di trasformare radicalmente i tuoi trattamenti.
Ma in occasione di questo lancio speciale, abbiamo deciso di fare qualcosa di straordinario.
Francesco Ciaccia — fondatore di Zone Riflesse ed esperto riconosciuto di psicosomatica — ha tenuto un evento dal vivo memorabile, dedicato proprio al legame tra emozioni e corpo.
E oggi, in esclusiva per chi acquista il manuale, riceverai un estratto inedito del suo intervento.
Un concentrato di conoscenze, intuizioni pratiche e strumenti che ti aiuteranno a portare i tuoi trattamenti a un livello ancora più alto.
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